• Pubblicata il
  • Autore: Uilco
  • Pubblicata il
  • Autore: Uilco

Luna 4 - Ravenna Trasgressiva

Oggi avremmo dovuto uscire ma sono intervenuti dei problemi, quindi ci siamo limitati a chattare per una mezzoretta. Luna mi ha raccontato il suo caldo pomeriggio chiedendomi di farne un racconto. Lo riporto come se fosse lei a raccontarsi cercando di trasmettere anche a voi le emozioni che mi ha suscitato.
“Ho tolto il leggero trucco dal volto, mi sfilo il vestito e levati i vari ninnoli, non ho altro addosso. Il sentirmi nuda mi eccita sempre, mi piace guardarmi, sfiorare la mia pelle liscia per soffermarmi nelle parti più sensibili, liberando la fantasia ai desideri più spinti. Mi sdraio nel lettino solare e nell’immobilità totale immagino che il tipo che mi ha appena istruito sul funzionamento dell’aggeggio, sollevi il coperchio per gettarsi su di me violentandomi. Certo…. ma chiaramente come piace a me e si sa che resterebbe una fantasia e nulla più se non fosse che oggi mi sento determinata nel concedermi una possibilità. Il mio corpo è caldo e umido, non ho fretta, mio marito sta cercando, non so bene cosa, in alcuni negozi del centro e ci siamo dati appuntamento in un bar per l’aperitivo di rito. Il gestore è tornato all’ingresso, dove un suo amico lo intratteneva già al mio arrivo. Ero l’ultima cliente e penso non sia entrato nessun altro, considerata l’ora. Infilo i sandali, mi metto del profumo per attenuare quell’odore particolare che la pelle emana dopo queste sedute e apro parzialmente la porta della cabina restando in attesa. La ventola di raffreddamento s’è spenta, sento la voce del gestore che chiede se tutto sia a posto ed io, per risposta, esprimo il desiderio d’avere un bicchiere d’acqua. Lui si offre di portarmelo ed io con tono suadente accetto. Apro completamente la porta e mi siedo sulla poltroncina accavallando le cosce, ed è così che lui mi trova. La sua prima reazione è di girarsi verso l’ingresso per poi tornare a volgere lo sguardo su di me. Sostengo il suo sguardo e preso il bicchiere di plastica lo accosto alle labbra. Un sorso per poi lasciare scorrere il resto tra i miei seni sino al formarsi di una pozzetta nell’incavo delle cosce accavallate. Vedo il suo desiderio manifestarsi sul volto e nei suoi movimenti trattenuti. Scosto le cosce e sento l’acqua scorrermi sulla fica, dove lui ora tiene fisso lo sguardo come ipnotizzato. Divarico ancora più le cosce e con la mano faccio come per asciugarla, stropicciandone le labbra e la clitoride, che ora pulsa affamata. Le sue mani stanno cercando di liberare il cazzo che gonfio, fatica ad uscire dagli slip ed io, di nuovo in piedi, lo scanso dirigendomi nuda verso l’atrio. Mi fermo davanti allo specchio a parete dove appoggio le mani sporgendo il culo. Lui, seguendomi con il suo animale esposto si premura di chiudere la porta d’ingresso dopo aver fatto entrare l’amico. Una sorta di suspance; io riflessa allo specchio in attesa, e i due tipi ancora incerti sul da farsi. Mi chiavano a turno sino a prendermi contemporaneamente alzandomi le cosce sui fianchi di uno di loro. Adoro sentirmi piena dei loro cazzi, stretta da forti braccia che mi avvinghiano incuranti del mio volere. Darei un bel discreto per la tecnologia e l’ambiente, ma un ottimo per gli extra. Ci tornerò!”

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati